Trama
Il film segue Thor in un viaggio diverso da quelli affrontati fino ad ora, alla ricerca della pace interiore. Ma il suo riposo è interrotto da un killer galattico conosciuto come Gorr the God Butcher, intenzionato a uccidere tutti gli dei fino alla loro estinzione. Per combattere la minaccia, Thor si affida all’aiuto dell’ex fidanzata Jane Foster che, con stupore del dio, brandisce inspiegabilmente il suo martello magico, Mjolnir, come Mighty Thor. Insieme, il gruppo intraprende una sconvolgente avventura cosmica per scoprire il mistero della vendetta di Gorr, il macellatore di dei, e fermarlo prima che sia troppo tardi.
Perché è un film MediCinema
Il quarto lungometraggio della saga sul Dio del Tuono è sin da subito e senza mezzi termini un film di Taika Waititi: il regista neozelandese diverte e si diverte a spingere il cine-comic verso una direzione estrema toccando i limiti del parodistico. Così come accaduto in Jojo Rabbit, precedente film del regista, sono i più piccoli a dover brandire le armi e lottare per il futuro: Thor si dimostra in tal senso tanto un eroe da prendere come esempio quanto un personaggio mai davvero cresciuto. Tutto ruota attorno al concetto di amore e sorprende il coraggio con cui vengono trattate, in maniera tanto libera quanto leggera, molte tematiche LGBTQ+ legate soprattutto all’ambito familiare. Mai come in questo film i messaggi dell’importanza dell’aiuto degli altri, della tolleranza e del sostegno esterno sono stati tanto centrali in un lungometraggio Marvel.
Un film che parla proprio di come stare meglio e di come ottenere una “cura”, rimanendo godibile dall’inizio alla fine.