Un evento culturale sulle dipendenze
A partire dal 31 agosto 2022 ha avuto luogo la rassegna cinematografica promossa da MediCinemaItalia e Dianova Italia per focalizzare l’attenzione sul tema delle dipendenze.
La rassegna si è tenuta all’ASST Grande Ospedale metropolitano di Niguarda grazie anche al fondamentale contributo del Municipio 9 del Comune di Milano.
L’evento si è articolato in 4 proiezioni di film aperte a tutti e totalmente gratuite (scorri più in basso per maggiori dettagli). Al termine del ciclo di film ha avuto luogo una tavola rotonda in cui esperti del settore hanno fatto il punto su questo importante tema.
Perché questo evento
Lo scopo di questa iniziativa è stato di sensibilizzare il grande pubblico sulla questione delle dipendenze, una problematica che coinvolge molte persone, sia direttamente che indirettamente, e che si è ulteriormente aggravata durante la crisi pandemica, colpendo in particolare le persone più giovani.
Con questo evento ci siamo proposti di aiutare tutte le persone che, a vario titolo sono esposte al rischio di problemi di dipendenza (sia che si tratti di sé stesse, che di loro familiari od amici) o che desiderano capire meglio come affrontare le situazioni correlate a questa condizione, ancora poco conosciuta e troppo stigmatizzata.
Dipendenze: una problematica da non sottovalutare
L’attuale periodo storico, contrassegnato prima dalla pandemia ed il lockdown e poi dal conflitto bellico in Europa – sta facendo emergere svariate forme di disagio che spesso sfociano in comportamenti devianti e possono trasformarsi in dipendenze patologiche.
Le conseguenze ricadono non solo sulle persone che utilizzano le sostanze ma anche sulle loro famiglie e, più ampiamente, sulla società.
L’ultima relazione sulle Tossicodipendenze 2022 presentata in Parlamento evidenzia una sempre più ampia diffusione di comportamenti a rischio e, accanto alle tradizionali forme di dipendenza (da alcool o sostanze), segnala, per la prima volta, nuove forme di dipendenze comportamentali che stanno prendendo piede anche tra i più giovani: si tratta, in particolare di fenomeni come il gioco d’azzardo, l’utilizzo compulsivo di Internet e dei social network, lo shopping compulsivo, i disturbi alimentari, l’isolamento volontario ed i disturbi alimentari.
In particolare, si stima che siano oltre 350mila gli studenti (15–19 anni) che hanno un profilo di rischio per l’uso di Internet e cresce sensibilmente
anche il numero di quelli coinvolti in fenomeni legati al cyberbullismo sia per quanto riguarda le vittime, che arrivano al 46%, sia per quanto riguarda i cyberbulli (29%). Inoltre, un quinto degli studenti afferma che, nel corso della sua vita, si è isolato per un tempo significativamente lungo (non considerando il periodo di lockdown). Fra questi, il 20% è rimasto isolato per meno di una settimana, il 31% fra una e due settimane e il 21% per uno o due mesi. Il 17% degli studenti ha affermato di essere rimasto isolato volontariamente e ciò potrebbe avere le caratteristiche per una diagnosi “Hikikomori”, un fenomeno emergente che è stato indagato all’inizio in Giappone ma che comincia ad essere riconosciuto anche in Italia e che riguarda coloro che decidono spontaneamente di rinunciare alla vita sociale per periodi significativamente lunghi (circa 6 mesi).
Considerando la pervasività di questi fenomeni, è indispensabile affrontare il problema in un’ottica di prevenzione, sensibilizzando le persone e cercando di instaurare un dialogo con chi, direttamente o indirettamente, è esposto al rischio di dipendenza, rispondendo a tutti i dubbi e alle domande che possono sorgere.
La rassegna cinematografica:
L’evento si è articolato in una rassegna cinematografica di film aperta a tutti e totalmente gratuita.
Dal 31 agosto fino al 21 settembre 2022 ogni mercoledì pomeriggio sono stati proiettati film che trattano le problematiche correlate alla dipendenza.
Prima di ogni proiezione, i professionisti di MediCinema Italia hanno presentato ogni film, mentre gli esperti di Dianova Italia hanno chiuso ogni giornata con un dibattito che ha coinvolto il pubblico in sala.
Il 5 ottobre, in occasione di una tavola rotonda sulle dipendenze, Dianova Italia ha presentato il nuovo servizio, “Centro Diametro” da realizzarsi nlla città di Milano per rispondere alle diverse forme di dipendenza.
Le date
Queste le date della programmazione filmica:
- Mercoledì 31/8 ore 16.00: “A spasso con Bob”
- Mercoledì 7/9 ore 16.00: “I love shopping”
- Mercoledì 14/9 ore 16.00: “A star is born”
- Mercoledì 21/9 ore 16.00: “Paradiso + Inferno”
Gli incontri
Il luogo degli incontri, delle proiezioni dei film e della tavola rotonda, su prenotazione (inviando una mail a: inviti@medicinema-italia.org). è stata la sala MediCinema che si trova all’interno dell’ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda di Milano (Blocco Nord, piano -1).
La tavola rotonda: esperti a confronto per portare al centro il problema delle dipendenze
La tavola rotonda si è tenuta termine della rassegna cinematografica, mercoledì 5 ottobre 2022 dalle ore 17.00 alle ore 18.30.
Nel corso dell’evento i diversi esperti del settore si sono intrattenuti in un dibattito. Dianova Italia ha inoltre colto l’occasione per presentare un nuovo servizio per rispondere alle diverse forme di dipendenza e che si tradurrà nella realizzazione del “Centro Diametro” nella città di Milano.
I partecipanti
Dopo i saluti istituzionali a cura di Marco Bosio – Direttore generale ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda, hanno preso parte ai lavori:
- Fulvia Salvi – Presidente MediCinema Italia;
- Anita Pirovano – Presidente Municipio 9 Comune di Milano;
- Renato Pocaterra – Direttore generale Dianova;
- Gianluca Castelnuovo – Direttore della Scuola di specializzazione in psicologia clinica Università Cattolica e IRCCS Istituto Auxologico Italiano, Milano;
- Annarosa Racca – Presidente Federfarma Lombardia;
- Renato Durello – Direttore del Dipartimento di salute Mentale e delle Dipendenze ASST Rhodense;
- Andrea Razeto – Direttore CSR e Sostenibilità Hitachi Rail;
- Marco Cormio – Vice Presidente Municipio 4 Comune di Milano;
- Mauro Percudani – Direttore del Dipartimento di salute Mentale e delle Dipendenze ASST Grande Ospedale metropolitano Niguarda;
- Ivan Limosani – Responsabile dello sportello “Spazio Gio” ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda.
Cosa è emerso dalla tavola rotonda
La tavola rotonda è stata aperta con i saluti istituzionali da parte del Dott. Marco Bosio, Direttore Generale dell’ASST Grande Ospedale di Niguarda il quale ha ribadito quanto la questione delle dipendenze patologiche, da sostanze o da comportamenti, sia molto complesso e talvolta sottovalutato. Tuttavia l’Ospedale è particolarmente sensibile alla tematica grazie anche al lavoro del Dipartimento di Salute Mentale e delle Dipendenze presente al suo interno.
L’evento è poi entrato nel vivo grazie all’intervento di Fulvia Salvi, presidente di Medicinema Italia, che ha offerto una panoramica dei risultati del monitoraggio sulle emozioni prodotte nel corso della rassegna cinematografica proposta nella sala Medicinema di cineterapia all’interno dell’Ospedale
di Niguarda.
L’approccio della cineterapia nelle dipendenze
L’obiettivo della rassegna, confermato dai risultati ottenuti dal rilevamento sui partecipanti, era la conferma del beneficio dell’uso della cineterapia come strumento di narrazione e aiuto al confronto. In questo contesto lo strumento della cineterapia è stato utilizzato per l’approccio alle dipendenze. Nello specifico, il linguaggio filmico, con i suoi stimoli emotivi postivi e grazie alla scelta accurata dei quattro film proposti, ha consentito di affrontare e far
riflettere sulla tematica delle dipendenze nel loro ampio spettro. Un percorso mirato grazie agli stimoli che ogni film ha fornito per aiutare a comprendere e approfondire le dinamiche sottese alle dipendenze da sostanze, da shopping, da alcol e affettiva.
Alcuni dati
Dalla rilevazione emergono alcuni dati significativi delle risposte date alle sensazioni provate durante la visione filmica:
“L’86% dei partecipanti ha risposto con grande positività, essendosi sentiti molto coinvolti ed emozionati per la visione dei temi trattati. Il 14% si era sentito abbastanza coinvolto. Nessuno ha risposto in modo negativo.” “Il 52% ha dimostrato una grande attenzione alla tematica delle dipendenze con desiderio di approfondimento”; il 76% ha dichiarato di non aver provato ansia e paura durante la visione dei film, affrontando il tema delle dipendenze con estrema obiettività.
Più in generale, i risultati hanno dimostrato che gli stimoli emotivi positivi e sensoriali prodotti grazie all’uso del cinema come terapia possono contribuire a innovare la metodologia oggi utilizzata nei centri di recupero e nelle comunità, generando interventi strutturati e mirati di cineterapia su singoli soggetti e/o di gruppo, presenza di psicologi e psicoterapeuti.
Il progetto Diametro
Sempre nel corso della Tavola Rotonda, il Direttore Generale di Dianova ha presentato il progetto Diametro, un servizio di
prossima apertura di Dianova sul territorio di Milano che si propone di divenire un punto di riferimento per le seguenti categorie di persone:
- le persone di tutte età ma soprattutto per i più giovani che, senza un adeguato supporto, hanno sviluppato o possono sviluppare comportamenti a rischio;
- le famiglie che si trovano a doversi confrontare con problematiche che non riescono ad affrontare o a riconoscere
- e, più in generale. a tutte quelle persone che cercano un luogo protetto, tutelato e anonimo per trovare soluzioni al proprio malessere.
“Diametro” sarà un servizio diurno e accessibile di ascolto, sostegno e orientamento che mette al centro le persone e i loro bisogni, attraverso interventi mirati, multidisciplinari e fortemente personalizzati realizzati da professionisti esperti nell’ambito delle dipendenze e del disagio sociale.
Gli altri contributi
Durante l’evento non si è parlato solo di dati e di progetti ma anche ci si è anche confrontati con professionisti provenienti dal settore delle dipendenze e della salute mentale e con esperti del mondo universitario, dalle aziende e dal mondo sanitario. Da questo confronto è emersa la necessità di perseguire i seguenti obiettivi abbattendo lo stigma e mettere in campo veri e propri progetti di prevenzione per le fasce di popolazione più a rischio:
- creare reti efficaci e territoriali
- implementare progetti innovativi
- intervenire sulla presa in carico delle persone nella loro totalità
Tali obiettivi rappresentano secondo gli esperti intervenuti delle vere e proprie necessità per agire su fenomeni non solo di dipendenza, ma anche di salute mentale, che sempre più stanno prendendo piede nella nostra società, soprattutto dopo la pandemia.
Diversi e interessanti sono stati gli spunti emersi grazie agli interventi dei relatori della tavola rotonda, moderata da Alberto Zambolin, Vice presidente Ass. Quinto Ampliamento:
- Anita Pirovano, Presidente del Municipio 9 Comune di Milano ha ribadito la necessità di lavorare non solo dal punto di vista terapeutico ma anche e soprattutto culturale sulle tematiche della salute mentale e delle dipendenze per cercare di abbattere lo stigma.
- Il concetto di stigma è stato ripreso anche da Ivan Limosani, Responsabile dello Sportello “Spazio Gio” dell’ospedale Niguarda, il quale ha ribadito l’importanza di creare luoghi accessibili e soprattutto visibili e riconoscibili che possano diventare un punto di riferimento per le persone che hanno bisogno di aiuto.
- Mauro Percudani, direttore del Dipartimento di Salute Mentale e delle Dipendenze dell’ospedale Niguarda ha invece sottolineato la necessità di creare reti efficaci e territoriali che possano prendere in carico le persone a 360° per poter lavorare in modo concreto su problematiche complesse e
sfaccettate. - L’importanza della prevenzione e della promozione della salute tra gli adolescenti e i pre–adolescenti sono state le chiavi di lettura dell’intervento di Renato Durello, Direttore del Dipartimento di salute mentale e delle dipendenze dell’ASST Rhodense.
- Gianluca Castelnuovo, Direttore della scuola di specializzazione in psicologia clinica dell’Università Cattolica e IRCCS Istituto Auxologico Italiano, che si occuperà della ricerca, del monitoraggio e della valutazione del modello di intervento applicato nel progetto Diametro di Dianova, ha contribuito alla tavola rotonda parlando della necessità di implementare strumenti scientifici ed evidence–based che prendano in carico totalmente la persona per dare valore ai modelli bio–psico–sociali già attuati da diverse realtà delle dipendenze.
- Territorialità e competenze specifiche sono state le tematiche sulle quali si è incentrato l’intervento di Paolo Vintani, Ex Vice Presidente di FederFarma Lombardia, il quale ha fornito una panoramica del ruolo che i servizi territoriali come le farmacie possono rivestire per offrire risposte concrete alle persone che vivono problematiche di dipendenza.
- Andrea Razeto, Direttore CSR e Sostenibilità di Hitachi Rail, che da anni collabora attivamente con Dianova, ha ribadito quanto la creazione di welfare attenti alle esigenze delle persone siano necessari non solo per la collettività, ma anche per le famiglie e per i lavoratori.
Nel complesso l’evento si è rivelato un’occasione di confronto attivo e uno scambio di idee e proposte che hanno portato alla luce l’esigenza di continuare a lavorare sinergicamente per creare reti efficaci e progetti innovativi a favore dell’intera società.
Partecipazione e fruizione dei contenuti
La partecipazione alla tavola rotonda (su prenotazione scrivendo a inviti@medicinema-italia.org) è stata prevista in duplice modalità:
- in presenza, nella sala MediCinema dell’ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda di Milano (Blocco Nord, piano -1) oppure
- in diretta streaming.
Chi non avesse potuto seguire l’evento può comunque trovare su YouTube la registrazione della Tavola Rotonda.
Dianova Italia
Dianova (www.dianova.it) è una associazione del terzo settore, laica e senza scopo di lucro, che da oltre 30 anni in Italia si occupa del problema della dipendenza da sostanze, droga e alcool e che ha l’obiettivo di aiutare tanti ragazzi e ragazze con alle spalle storie di sofferenza e disagio a ritrovare il loro spazio nella società.