Attivato da poco più di un anno lo “Studio clinico osservazionale sugli effetti della terapia di sollievo con il cinema durante la degenza ospedaliera e nell’approccio alla malattia” – coordinato dal Professor Celestino Pio Lombardi (clicca qui per guardare la sua intervista), Direttore Chirurgia Endrocrina Università Cattolica-Policlinico A. Gemelli di Roma e Responsabile Scientifico MediCinema Italia Onlus dal in collaborazione con il Centro Clinico Nemo e Spazio Vita-AUS Niguarda su nuclei specifici di osservazione – ha interessato 240 pazienti del Gemelli e 20 pazienti del Niguarda.
Le evidenze mostrano, con dati rilevati fino ad aprile 2017, nei 240 pazienti del Gemelli che hanno partecipato alla “terapia con cinema”, di cui 120 bambini, un miglioramento tra il 20 e il 30 per cento nella percezione del dolore. È emerso che, a differenza dei pazienti rimasti in corsia, la maggior parte (ben l’80%) di quelli che hanno assistito ai film presentavano una riduzione significativa della percezione di trovarsi e sentirsi in ospedale, accompagnata dalla percezione di vivere in un clima emotivo che si avvicina a quello sperimentato a casa propria e, comunque, al di fuori del contesto ospedaliero. La visione del film riesce anche ad alleviare gli stati di tensione, insofferenza e rabbia, non rari tra i bambini ospedalizzati. Ma, aspetto forse ancora più rilevante, è emersa nei bambini che hanno assistito alla proiezione del film una considerevole riduzione dei sintomi d’ansia, di depressione e dei disturbi di tipo psicosomatico (ad esempio il mal di pancia) presenti spesso tra i bambini ospedalizzati.
Lo studio ha inoltre osservato come la partecipazione al programma MediCinema crei tra i partecipanti, rispetto ai pazienti che rimangono in corsia, uno stato di benessere psico-fisico più accentuato e una riduzione della tensione emotiva. Tra i bambini, oltremodo, la ricerca evidenzia un netto miglioramento delle relazioni coi famigliari e l’accettazione partecipata delle cure mediche.
Risultati analoghi, seppur preliminari, sono stati rilevati anche nelle esperienze del Niguarda, in cui emerge soprattutto un rafforzamento positivo del tono dell’umore.
Per i gruppi osservati al Niguarda, coordinati dalla Dott. ssa Gabriella Rossi, Responsabile Psicologia Clinica Centro Clinico Nemo – Grande Ospedale Metropolitano Niguarda, appare rilevante dai questionari somministrati, non solo il grado di soddisfazione rispetto alla qualità del “tempo in ospedale”, ma anche la percezione di essere in una dimensione di “normalità di vita”. I reparti in cui è in atto l’esperienza del cinema sono: Nemo, dedicato alla riabilitazione di patologie neuromuscolari – progressive, invalidanti inguaribili e non per questo incurabili! – e l’Unità Spinale Unipolare – condizione di disabilità para e tetraplegia – ove, in entrambi i reparti, la ripresa di una dimensione di “normalità” e di un “tempo di vita soddisfacente” sono obiettivi prioritari della riabilitazione globale.