Trama
Astolfo (Gianni Di Gregorio), placido pensionato romano, viene sfrattato dal suo appartamento e decide di tornare a vivere nella casa di famiglia, un palazzotto un tempo nobiliare e oggi in sfacelo, in un paesino dell’Italia centrale.
Trova un paio di stravaganti abusivi che vivono lì, un sindaco sgradevole e impiccione, un vecchio amico che si è arricchito. E, senza volerlo, senza cercarlo, trova anche l’amore: Stefania (Stefania Sandrelli), una signora vedova che il figlio vorrebbe confinare al ruolo di nonna e che invece è piena di voglia di vivere.
Perché è un film MediCinema
Perché l’incontro tra i due sarà l’inizio di una nuova vita, più travagliata ma anche più bella, più vera, l’unica che valga la pena di essere vissuta. È una grande lezione esistenziale quella messa in scena da questa toccante pellicola, tra le più riuscite ed emozionanti dell’intera stagione. Gianni Di Gregorio, già autore di Pranzo di Ferragosto, conferma il suo talento e l’innata capacità di trattare la vecchiaia con una delicatezza e un’eleganza semplicemente uniche. Splendida la sua prova, così come quella di una commovente Stefania Sandrelli in uno dei ruoli più belli della sua carriera. Un film godibile, intelligente, capace di toccare corde profondissime. Vedere per credere.