Trama
Secondo Dopoguerra. Delia è la moglie di Ivano e la madre di tre figli. Questi sono i ruoli che la definiscono e questo le basta. Ivano è capo supremo e padrone della famiglia, lavora duro per portare i pochi soldi a casa e non perde occasione di sottolinearlo, a volte con toni sprezzanti, altre, direttamente con la cinghia. L’unico sollievo di Delia è l’amica Marisa, con cui condivide momenti di leggerezza e qualche intima confidenza.
Perché è un film Medicinema
Sorprendente esordio di Paola Cortellesi, C’è ancora domani è un film che richiama tratti del neorealismo e del successivo neorealismo rosa, mescolando elementi fortemente drammatici relativi alla povertà del dopoguerra e, ancor di più, a una terrificante società patriarcale e maschilista che non riguarda soltanto gli anni che vengono raccontati, con momenti più leggeri e spensierati. Cortellesi opta per un elegante bianco e nero e dirige un film incisivo, un racconto popolare capace di arrivare efficacemente a tutti e di toccare corde profonde. Davvero notevole è soprattutto una conclusione capace di scuotere e di regalare un potentissimo colpo di scena, ben centrato come tutto il resto di questa pellicola. Buonissima prova di tutto il cast, a partire dalla stessa Cortellesi in uno dei ruoli più complicati della sua carriera.