Trama
1957. L’azienda Ferrari, costruita da Enzo e sua moglie Laura dieci anni prima, rischia il fallimento. Anche sul versante privato i due sono sempre più in crisi in seguito alla perdita del loro unico figlio Dino. Enzo però ha un figlio segreto, avuto diversi anni prima con la sua amante Lina Lardi, che potrebbe diventare il suo unico erede.
Perché è un film Medicinema
Otto anni dopo Blackhat, Michael Mann torna a dirigere un lungometraggio per il grande schermo e lo fa mettendo subito in chiaro che i due grandi protagonisti della pellicola saranno due delle tematiche principali del suo cinema precedente: i motori e la famiglia. I primi sono stati al centro di diversi inseguimenti mozzafiato (si pensi anche alla serie Miami Vice) ma un’automobile è anche un personaggio fondamentale di Collateral, uno dei suoi lavori più importanti del Nuovo Millennio. Il nucleo famigliare è poi il vero e proprio cuore pulsante di Ferrari, attraverso gli sguardi che si scambiano marito e moglie, uomo e amante, madre e figlio. È su questo versante che Ferrari regala i momenti più toccanti e basta vedere la differente reazione di Enzo e Laura, ognuno disperso nella sua solitudine, di fronte alla tomba del figlio per cogliere quanto questo lungometraggio biografico sia soprattutto una pellicola sull’elaborazione del lutto e sui sentimenti umani. Imperdibile.